Una delle domande che nell’esperienza clinica spesso viene posta dai genitori premurosi e desiderosi di proteggere i propri bambini da ulteriore sofferenza dopo una separazione è “come posso presentare il nuovo partner?”
Premesso che innanzitutto il desiderio e la speranza di vivere un nuovo amore può essere un sentimento positivo per il genitore, e considerando che non esistono probabilmente “parole esatte o adeguate ” per comunicare la presenza di un nuovo/a compagno/a , occorre tenere in considerazione questi aspetti:
-Rispetto per le fasi di dolore che potrebbe star vivendo il bambino o il ragazzo dopo la separazione dei genitori.
-Gradualità nell’avvicinare la nuova persona, considerando sia l’età del bambino o del ragazzo, sia i sentimenti che sta vivendo. Il tempo è un fattore fondamentale per assimilare il cambiamento e le nuove dinamiche relazionali che si verranno a creare.
-Ricordare che con la loro spiccata sensibilità, i figli “intuiscono” e avvertono che la nuova persona è significativa per il genitore.
-Soprattutto i bambini più piccolini necessitano di rassicurazione, stabilità, continuità, punti di riferimento ed è importante mantenere comunque un rapporto privilegiato e sincero con il genitore naturale, con cui trascorrere del tempo senza la presenza di altre figure.
Una possibile strada potrebbe essere dedicare attenzione al figlio per lasciare emergere le sue emozioni, porsi in ascolto ed in accoglienza dei vissuti del bambino o ragazzo, sostenerlo, rispettare i suoi tempi, aprire uno spazio di dialogo sincero sulla situazione, ed introdurre la nuova persona con molta gradualità, ad esempio con iniziali uscite di gruppo con altre persone, in ambienti emotivamente neutri, cercando di cogliere l’atteggiamento del figlio verso il partner “acquisito”. Proprio le reazioni del figlio potranno dare indicazioni sui tempi ed i modi, sarà probabilmente lui stesso, comunicando le proprie sensazioni e desideri, a “guidare” le tappe di avvicinamento e di costruzione della conoscenza e della fiducia necessaria nei confronti del nuovo adulto.

Dott.ssa Irene Benini – Psicologa